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L’ultimo libro sull’Armir: è il quinto
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Lettere, fotografie e memorie di decine di dispersi, prigionieri o sopravvissuti alla ritirata di Russia. Soldati italiani di tutte le armi, raccontano attraverso gli ultimi ricordi, i giorni tragici del dicembre 1942 e gennaio 1943. L’ARMIR, spazzato via dalle armate sovietiche, si ritira in gran parte disordinatamente attraverso la steppa congelata. A meno quaranta gradi uomini e muli camminano tra una isba e un villaggio, attraverso mitragliamenti aerei, attacchi di carri armati e la morte per sfinimento. Migliaia rimarranno lungo quei sentieri e altre migliaia nei campi di concentramento russi, dove la fame e le malattie uccideranno i più deboli. Tra eroismi, atti di umanità, ma anche gesti di crudeltà inauditi, una generazione scomparirà senza lasciare traccia. In questo libro venticinque testimonianze di coloro che sono partiti per l’inferno del Don.
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C'è qualcosa di molto peggiore della morte. Ed è il dubbio.
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"Io resto qui. Addio. Stanotte mi coprirò di neve. E voi che ritornate a casa pensate qualche volta a questo cielo di Cerkovo. Io resto qui con altri amici in questa terra. E voi che ritornate a casa sappiate che anche qui, dove riposo, in questo campo vicino al bosco di betulle, verrà primavera".(Giuliano Penco, 1943)
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Scusate sapete dirmi attualmente cosa si sta facendo per i nostri soldati disapersi e sepolti in terra staniera.
Qualcuno si sta interessando?
Qualcuno mi sa dire dove si trova Towoloshawca sul fiume oskol? non riesco a trovarla.Grazie
Li si fermò mio cugino il 29 di gennaio del 43 per lieve congelamento ai piedi.
Per Zambelli Riccardo.
Tieni presente un fatto.
Dal tempo della 2 guerra mondiale i Nomi di molti Paesi in Russia sono Cambiati !!
Anche se vai a vedere con le Mappe dei satelliti di oggi NON trovi scritti con quei Nomi le Città o Paesini della Russia.
Comunque la zona è quella che va ,partendo da Valuiki verso Nord Ovest (in alto) poi trovi VOLOKONOVKA e seguendo il Fiume Oskol più in alto trovi SLONOVKA.
Proprio a Slonovka arrivarono e si fermarono quelli della colonna degli Alpini DOPO uscita da Nikolajewka-Livenka il giorno 29/01/1943.
Dovrebbe essere lì vicino.
Altro non so.
Maurizio
Grazie Maurizio Comunello.Sono riuscito a fare il percorso da lei descrittio con una carta del 1972 della associazione naz.le alpini (intinerari del ripiegamento) E’ dal 1968 che faccio ricerche,Su mio cugino Osvaldo,ho incominciato nel 1968 con il prof. della Bernardina allora medico della 3° artg.alpina,fino ai giorni nostri.Dopo anni avevo trovato il suo Sergente Battistuzzi Olindo era il suo segente della 14° batteria Conegliano 3° artig. alpina nella quale dichiara in una sua lettera del 21-2-1970 che Zambelli Osvaldo mori in feroce combattimento A Rossosch il giorno 14 gennaio provenienti da un ripiegamento da (Galubaia).questo è quanto mi scritto il Battistuzzi,poi ho avuto occasione di contattarlo personalmente.Mentre invece il Colonnello Comandante Giuseppe Boranga in una lettera che mandava alla mamma dichiarava che Osvaldo si era fermato sul fiume Oskol a Towoloshawka per lieve congelamento ai piedi.A chi devo credere ?al suo sergente o al Colonnello Boranga.del 3° artig. alpina Iulia
Allora.
Io crederei di più al Sergente Battistuzzi però la data dovrebbe essere il 16 gennaio perché la Julia inizia da quella data il Ripiegamento dal tratto di Fronte dove era sotto a Rossoch.
I Russi attaccarono Rossosch la prima volta il giorno 15 Gennaio ma furono respinti,mentre ritornarono il giorno seguente cioè il 16 Gennaio 1943 e ci furono i Combattimenti che portarono alla conquista definitiva di Rossosch.
Mentre invece quello che diceva il Colonnello Boranga è riferito al fiume OSKOL cioè già in zona FUORI dalla sacca.
I Commilitoni di Osvaldo NON lo avrebbero lasciato lì ma portato comunque con loro .
Tra l’altro Boranga ,da quel che so io,non ha fatto la Campagna di Russia mentre un Sergente come Battistuzzi i suoi Uomini se li ricorda bene quando c’erano e quando non li ha visti più.
Ci risentiamo.
Maurizio
Voglio ringraziare il Signor Maurizio.per avermi dato una risposta esauriente,precisa,dal punto di vista storico.Dopo tanti anni di ricerche attraverso il Giornale l’Alpino,libri a volontà,finalmente,per il sottoscritto il cerchio si chiude,non per questo continuerò a studiare e capire questa tragedia.Personalmente non li dimentichero mai.ma nello stesso tempo neache i genaraloni che vivevano a Roma sono i responsabili di questa immane tragedia. Grazie,Maurizio
Se ne deve interessare istituzionalmente l’Onorcaduti del Ministero della Difesa.
Si e’ mai istituita un associazione che facesse interessare il Ministero? e se no, cosa si aspetta c’e’ qualcuno interessato a cio, vedo che molti continuano a chiedere dei loro cari.
Inoltre se non si crea un punto di riferimento che sproni il Ministero penso che tutto continuera’ come adesso.
Tutto è utile ma Onorcaduti è stata istituita proprio per rispondere alle domande dei familiari (e a cercare i dispersi, naturalmente).
Scusami forse non comprendo o tu( scusa se ti do del tu) non mi puoi dare risposte che non puoi sapere. Ma attualmente in terra russa le istituzioni Italiane sanno che vi sono ancora fosse comuni ? Se si perche non si interviene politicamente?
Insomma e’ possibile che per dar pace a tante vittime del dovere bisogna aspettare un’eternita’……………..
Le istituzioni italiane sanno assolutamente tutto. E’ che per intervenire servono fondi. E la volontà dunque deve essere politica.
La volonta’ politica ha bisogno di spinta da parte non dei singoli purtroppo , penso che tutti insieme si potrebbe fare di piu’.Grazie comunque al tuo impegno.
Buona sera a tutti.
Se posso essere utile ho scritto al Ministero della Difesa – Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra per avere informazioni relativamente a mio nonno.
Mi hanno subito risposto e nella lettera a me racapitata è scritto:
– La speranza di poter recuperare e rimpatriare i Resti mortali dei nostri Caduti, sepolti a Uciostoje, è praticamente nulla, atteso che nella predetta località – come avvenuto in tutti gli altri campi di prigionia – i nostri Caduti sono stati tumulati dai sovietici in sepolture comuni, unitamente a quelli di altre nazionalità. Tutto ciò rende impossibile procedere all’identificazione dei singoli Caduti che rimangono accomunati, per l’eternità, da un unico tragico destino.Nel citato campo, a cura di questo Commissariato Generale, è stato eretto un cippo in memoria dei Militari italiani.
Ringrazio il Ministero per la risposta e per l’attenzione dedicata.
Un saluto a tutti
Giuseppe
Sono d’accordo con quanto chiede Sandro
Il Governo per decisioni politiche mandò quei ragazzi al massacro, ora per volontà politica si aprano i forzieri per il recupero dei loro corpi . Semmai più in la, quando la situazione del Paese sarà migliorata. Poi se possibile, semmai a carico dei familiari, il DNA . A proposito. E’ lecito chiedere l’esame del DNA al Milite Ignoto? Od è scandaloso pensarlo?.
Daniela
Non è certamente scandaloso, ma è tecnicamente impossibile. Forse dimentichi che si tratta di decine di migliaia di corpi. E per stabilire un solo Dna ci vogliono numerosissimi raffronti.
vorrei sapere da qualche reduce se ha conosciuto VEZZOLI LUIGI nato adro brescia classe 1918 dato disperso durante la ritirata di NIKOLAJEKA
Per Bani Giuliano.
Allora i dati sono ERRATI.
Quelli giusti sono VEZZOLI Luigi di Angelo nato il 11/07/1913 e NON 1918 ,ad Adro (BS) era col 6°Reggimento Alpini Divisione Tridentina e ultima data il 26/01/1943 cioè la Battaglia di NIKOLAJEWKA.
Altro non so,tieni presente che alcune Salme di Ignoti furono esumate dalla Fossa Comune e portati a Cargnacco dove son sepolti sotto alla Cripta.
Maurizio
Anche io sto cercando notizie di mio zio, Mario Lazzaretti, nato a Roma il 4.10.1914, partito per il fronte russo a luglio 1941, Sergente al Quartier Generale CSIR, poi Armir. L’ultima cartolina ricevuta risale al 5 dicembre 1942 e dall’Albo d’Oro, gentilissimi, mi hanno mandato i verbali di irreperibilità in loro possesso che dovevano essere stilati a tre mesi dalla scomparsa. Girando su internet ho trovato una signora che ha reperito in Russia documenti relativi a suo zio e che non erano presenti negli archivi italiani. Com’è possibile questo? Eppure lo zio risultava morto in un campo di prigionia e sui documenti c’erano anche la data e l’ora della morte. Cosa si deve fare dall’Italia per contattare gli archivi russi? Grazie infinite a chi potesse darmi qualsiasi informazione utile per andare avanti nella ricerca.
Allora Laura.
Se vai nella Pagina iniziale ,scorri in giù e in centro dopo scritta Onorcaduti trovi più sotto, la mail dei Memoriali Russi a cui inviare la richiesta della Copia del Fascicolo di Prigionia (sempreché tuo zio Mario sia stato fatto Prigioniero perché se è Morto nei combattimenti allora non hanno niente,cioè non trovi documenti o altro).
Puoi scrivere a loro in italiano usa frasi semplici.
Puoi anche visitare il sito unirr.it
Maurizio
Grazie Maurizio.
Di siti ne sto visitando una marea, anche per cercare di ricostruire il percorso che ha fatto. Ne ho certezza fino a Stalino, ma dove si trovasse sul Don non ne ho idea perchè su tutte le lettere che ha mandato c’era scritto solo “fronte russo” visto che non potevano dare indicazioni sulla loro ubicazione. Ho seguito il tuo consiglio ed ho scritto una mai in Russia, sperando che mi rispondano, anche se non c’è un fascisolo su di lui.
Se sei in grado di darmi qualche altra dritta ne sarò felice.
Laura
Per Laura.
Risposta lunga (mi tocca cercare sui libri….!!!).
Allora a Stalino erano nel 1941.
Poi andati ( il Quartier Generale seguiva il Comando del XXXV° Corpo d’Armata CSIR ) a Dniepropetrovsk il 07/10 a Sinelnikovo il11/10 poi Slavianka il 27/10 a Grishino il 10/11 aJassinovataia (Jassinovatoie) il 19/11/1941 poi a Rykovo il 13/07/1942 a Shevcenko il 21/07 a Nova Vassilievka il 29/07 a Millerovo il 03/08 a Kasciari il 06708 a Karinovskaia il 16708 a Radtcenskoje il 03/11/1942.
Attacco dei russi ripiegati su Sovkos 106 e poi su Voroshilovgrad dove arrivati il 18/12/1942.
Maurizio
Sei un genio! Dove trovi tutte queste informazioni? Mi piacerebbe avere gli stessi tuoi libri e mandarti qualcosa che riguarda mio zio. Sicuramente ti piacerebbe leggere un romanzetto pazzo che ha mandato alla mamma. Ora non ce la faccio, ma domani mi ricontrollo tutto il percorso che sono riuscita a ricostruire. Però, se non ricordo male Dniepropetrovsk era prima di Stalino. E sono diventata matta per ricostruire i nomi delle città che nel frattempo hanno cambiato nome o sono sparite. Mi sono guardata mappe storiche a non finire e credo che l’ultima zona della XXXV armata era vicino a Bogucar. Sbaglio?
Quello che non capisco, storicamente e militarmente, è che differenza c’è fra il Quartier Generale e una Divisione. Va bè. Mi sa che ti sto rompendo un pò troppo. Grazie infinitamente, sei una persona stupenda.
Laura
Per Laura.
Allora.
Ho preso le Informazioni dal libro sulla Posta Militare.
La Divisione nel 1941 era Binaria cioè con 2 Reggimenti di Fanteria e 1 Reggimento di Artiglieria.
Era strutturata su 1 Comando e 1 Quartier Generale poi i 2 Reggimenti di Fanteria e 1 Reggimento di Artiglieria.
Poi Reparti del Genio e dei Servizi Divisionali.
Nel caso di Mario lui era al Quartier Generale del XXXV° CORPO d’ARMATA-CSIR che è altro Reparto che dipende dal Comando di Corpo d’Armata e sopraintende al Coordinamento delle Divisioni sottoposte.
Il Quartier Generale cui apparteneva Mario,comprendeva le 3 Sezioni Motorizzate Carabinieri Reali 193^-194^ e 684^.
Poi la 33^ Sezione Topocartografica,la 33^Sezione Fotografica,la 33^Sezione Topografi per Artiglieria,l’Ufficio di Posta Militare N.88,il Reparto Fotocinematografico,il Drappello Automobilistico per Comando di Corpo d’Armata Autotrasportabile,il 13°Nucleo Movimento Stradale e la 1^ Sezione Carburanti.
Puoi mandarmi alla mia mail quello che ha scritto.
Confermo che DNIEPROPETROVSK è prima di Stalino (che oggi Stalino si chiama DONECK ).
Dovresti andare nel sito del centoventesimo o in quello dei pontieri per vedere dove era il Comando del XXXV°Corpo d’Armata-CSIR.
Ci risentiamo.
Maurizio
Buonasera,
cerco notizie di un mio parente disperso in Russia. Era il fratello di mia nonna e si chiamava Chiarato Lino nato a Mogliano Veneto il 21/11/19 e dispeso durante il ripiegamento (ritirata del Don) tra Wodianskoi e Nazarov il 19/12/1942. Non ho speranze di ritrovare resti però vorrei che il nome del mio parente fosse ricordato in qualche monumento ai caduti di guerra e non dimenticato dallo Stato. Vorrei sapere a cosa corrispondono attualmente le città russe che ho citato.
Vorrei sapere notizie su Di Metri Salvatore (sergente maggiore), l’anno di nascita non la so.
Per Daniele.
Allora.
Di Metri Salvatore era nato a Parabita (LE) il 20/06/1920.
Apparteneva alla Divisione SFORZESCA-53° REGGIMENTO.
Ultima data è quella del 25/01/1943 quando usciti dalla sacca i Superstiti hanno fatto il resoconto dei mancanti.
Dovresti intanto chiedere una Copia del Foglio Matricolare
all’Archivio di Stato di LECCE.
Poi fai una telefonata all’Albo d’Oro a Roma e chiedi una Copia del Verbale di Irreperibilità e di sapere il Reparto esatto se hanno Notizie cioè anche il Battaglione e la Compagnia (ogni Reggimento aveva 3 Battaglioni ed ogni Battaglione aveva 4 Compagnie).
Puoi visitare il sito unirr.it e quello sulla Sforzesca trovi dalla pagina iniziale,venendo giù in mezzo.
Per il momento NON risulta tra i Morti in Prigionia ma ve ne sono ancora MIGLIAIA di Nominativi incomprensibili da translitterare nell’Elenco dei Prigionieri datici dai Russi.
Ci risentiamo.
Maurizio
Io ho trovato un Di Metri Salvatore CGVM sul sito centomilastellesuldon ed apparteneva alla Sforzesca. Potrebbe essere un caso di omonimia?
Laura
Per Laura.
No non è caso di Omonimia
Trattasi proprio di QUESTO Salvatore.
Quando Daniele avrà tra le mani la Copia del Foglio Matricolare da chiedere all’Archivio di Stato della Provincia di Nascita del Militare dovrebbe trovare scritta dentro anche la Motivazione della Decorazione al Valor Militare (nel suo caso la Croce di Guerra al Valor Militare che è cosa diversa dalla Croce al Merito di Guerra).
Ci risentiamo.Ciao.
Maurizio
Buon giorno Maurizio. Ho controllato il percorso di mio zio Mario che ho ricostruito tramite corrispondenza ed un piccolo diario giunto non so come fino a noi. Visto che è un pò troppo lungo da inserire qui, posso mandarlo alla tua mail personale? Resto in attesa e grazie ancora.
Laura
Per Laura.
Va bene mandami alla mia mail personale che è mcomunello@hotmail.it
Ci risentiamo.
Maurizio
Ciao Maurizio.
Ti ho appena mandato una mail con una lettera che mi hanno spedito dalla Russia. Ti prego valla a vedere e dimmi se puoi aiutarmi.
Grazie.
Laura
Per Laura.
Ho visto.Ti rispondo in privato.
Maurizio
Grazie, letto. Ho scatenato cugini, amici e anche l’Ambasciata russa. Comunque mi sembra sufficiente la tua traduzione. Resto sempre in attesa del fascicolo dal Cedoc per farti sapere ulteriori notizie.
Laura
Ciao Maurizio.
Arrampicandomi sugli specchi e non dandomi per vinta sono riuscita a tradurmi la lettera intera. E’ vero che il succo è quello, però adesso so tutto quello che hanno scritto.
A presto.
Laura
Sempre cercando notizie di Mario Lazzaretti, vorrei scrivere i cognomi, purtroppo quasi mai anche i nomi, di persone che mio zio cita nella corrispondenza o nel diario, nel caso qualcuno li avesse sentiti nominare o conosciuti:
– Sassetti – ha fatto anche la campagna di Grecia nel Regg.to Guide;
– Vladimiro De Leva, sicuramente romano;
– Borgia;
– Venturoli;
– Tenente Grassi dell’Ufficio Cifra, probabilmente romano;
– Luciano Nuvoloni;
– Gualtiero Graziani;
– Capitano Occhipinti – comandante il nucleo cattura documenti in campo nemico;
– Mollo (è un soprannome)
– Schizzo (soprannome dato ad un piccolo e simpatico milanese).
Tutti appartenenti al XXXV Corpo d’Armata (CSIR), tranne, credo, Vladimiro De Leva.
Se qualcuno di Voi dovesse riconoscere in queste persone un congiunto od un amico ed avesse qualche ricordo, mi farebbe cosa gradita.
Grazie.
Laura
ottimo e amoroso impegno
Merighi Bruno nato a Ferrara classe 1922-Divisione COSSERIA 89°Rgt-1°Btg-2° Compagnia- inviato in Russia con partenza in treno dalla stazione di S.P. Casale (BO) il 12 ottobre 1942 ed arrivo alla stazione di ???????il 8 novembre 1942 poi traferito con automezzi al fronte(fiume DON)?????Ritornato in Patria nel maggio 1943 ma ora deceduto nel 2003….siccome devo allestire una mostra dei suoi scritti(PM-42) dal fronte(circa 45-50)chiedo se qualcuno era nello stesso Reggimento per scoprire:LUOGO di posizionamento sul Don-quando è iniziata la ritirata-quale percorso fatto a piedi nei 1000 Km circa di ritirata. Io sono il figlio grazie e la mia mail è:robro.me@alice.it
Allora.
Vieni a vedere il sito http://www.unirr.it e trovi quasi tutte le risposte.
Bruno dovrebbe essere partito coi Complementi per la Cosseria che arrivò in Russia a Luglio del 1942.
Poi contattami alla mia mail che è mcomunello@hotmail.it
Aspetto anche la Tua Iscrizione alla UNIRR , se lo vorrai (abbiamo una Sezione UNIRR a Bologna ).
Maurizio
Cerco notizie su uno zio dato per disperso in Russia e di cui ho recuperato il reggimento di appartenenza. Si tratta Di Belligotti Albino nato a Montegridolfo il 4\5\1922. Era soldato nel 278° fanteria. Dai racconti di un parente, Pensalfini Mario riuscito e rientrare in Italia, nella fase della ritirata vide Albino ancora vivo. Vi scrivo perché ancora due sorelle sono in vita e vorrei poter dire loro qualcosa di più sul fratello, a cui erano legatissime. Grazie per l’attenzione e tutto ciò che mi potete dire.
Allora.
Vieni a vedere il sito http://www.unirr.it e troverai dalla pagina iniziale , sulla DESTRA un Riquadro con scritta Guida alla ricerca.
Clicca sopra e trovi un sottoelenco con i Documenti da richiedere.
Chiedi la Copia del foglio Matricolare all’Archivio di Stato della Provincia di nascita del militare.
Poi chiedi la Copia del Verbale di Irreperibilità all’Albo d’Oro a Roma.
Ultima data nota è il 01/02/1943 quando usciti dalla sacca fecero l’Appello dei presenti e gli Assenti furono dichiarati Dispersi.
Albino ,che era figlio di Antonio,era della Divisione Fanteria VICENZA che fece il ripiegamento (la Ritirata) con il Corpo d’Armata Alpino.
Esiste anche un sito internet della Vicenza vai a vederlo.
Le Sorelle potrebbero richiedere anche la Concessione della Croce al Merito di Guerra ,se non la avessero e non fosse stata concessa ai Familiari .
Ci risentiamo.
Ciao Jenifer.
Maurizio
Gentilissimo Maurizio, ho seguito le indicazioni e sto procedendo con la richiesta dei documenti. Un grazie da parte delle sorelle di Albino, che sono commosse e riconoscenti verso persone come Lei, che sono disponibili e aiutano nella ricerca i familiari di quei giovani che non hanno fatto più ritorno a casa. Per loro e per i miei bis nonni è stato doloroso vivere con il dubbio della morte ed è stato difficile non aver potuto piangerlo. E’ vero che il dubbio è peggiore della morte!
Mi chiedevo se e come posso risalire ai presunti luoghi dove è scomparso, morto, Albino Belligotti e se è possibile conoscere i nomi di coloro che erano con lui durante la ritirata.
Grazie ancora.
Non appena riceverò notizie non mancherò di aggiornarLa.
Jenifer
Trovo molto interessante il sito – Lettere dal Don-.
Sto cercando di capire in quale localita’ sul Don giunse nel 1912
partendo da Barletta – gruppo FANTERIA – , mio nonno.
Si possono fare ricerche in tal senso ?
Grazie
-r.g.-
Per Rita.
Vieni a vedere il sito http://www.unirr.it e troverai Notizie sulla Campagna di Russia.
Devi chiedere una Copia del Foglio Matricolare all’Archivio di Stato di Barletta.
Lì troverai il Reparto di appartenenza cioè la Divisione o Reggimento del Nonno.
Quando sai la divisione saprai anche dove erano schierati e dove hanno combattuto.Non hai detto se il Nonno è rientrato dalla Russia cioè se era Reduce o se risulta tra i Caduti.da come scrivi sembra che sia rientrato o no ?
Un saluto.
Maurizio
Grazie per la risposta.
Il nonno apparteneva alla classe 1889
Ando’ in Francia- spaccapietre
ando’ in Russia e forse a costruire un ponte sul Don
BARLETTA – 28 APRILE 1910
CAPORALE DEL 12 REGGIMENTO FANTERIA
Quando rientro’, nel 1915 venne arruolato e ferito al confine con l’Austria.
( cima frugoni – 91 fanteria )
Il foglio matricolare mi e’ pervenuto dall’Archivio di Stato di Varese.
BARLETTA sta facendo ricerche su BARI
ma le disposizioni del ministero della difesa di circa 20 anni fa
di distruzione dei fascicoli personali rende difficile sapere in quale
luogo si reco’ sul DON.
Questa informazione per me sarebbe MOLTO IMPORTANTE!
Ora visito http://www.unirr.it
Grazie
Sul fiume Don c’era anche mio padre Ruzzone Giuseppe del 1921..partiti in treno da Pordenone 11/ 06/1942,rientrato in Italia 17/05/1943 dal foglio matricolare che ho in possesso
faceva parte del 201°Regg.Art.Motorizzato da 75/34 T.M.