“Mio padre ha partecipato alla campagna di Russia dal giugno ‘42 all’aprile del ‘43, data in cui è rientrato in Italia. Abbiamo parlato un poco delle sue esperienze ma un po’ per la mia mancanza di interesse e ignoranza, un pò perché anche lui non gradiva molto l’argomento e infine perchè ho vissuto all’estero gli ultimi trenta anni, non ho molti ricordi verbali. Adesso che sono in pensione ho tirato fuori il suo diario e la fitta corrispondenza che aveva avuto con mia madre e principalmente per me sto ricostruendo la sua esperienza. Mi sono letto o riletto molti dei libri pubblicati sull’argomento. Purtroppo sia lui che mia madre sono morti e quindi molte delle domande che avrei adesso restano senza risposta. Mio padre Walter, nato a Udine il 9.9.1913, era sottotenente di complemento. Dall’indirizzo postale vedo che era nel 7. autoraggruppamento, 134 autoreparto ambulanze (P.M. 102). Dai primi di agosto al 15 ottobre 1942 era a capo di un piccolo gruppo di ambulanze a Millerovo, dal 16 ottobre al 22 gennaio a Voroschilograd, poi in ritirata fino a Gomel con i suoi automezzi e quindi con le macchine sul treno verso Udine dove rientrò a metà aprile. Se posso farle una domanda (a Lei o a chi ne sa di queste cose) gli autoraggruppamenti erano parte dell’armata o erano associati a una particolare divisione? Non trovo citato il nome della divisione nei suoi scritti da nessuna parte. Mi piacerebbe a questo punto rintracciare il bambino di Millerovo ritratto in braccio a mio padre nella prima foto che le allego. Aveva circa 4 anni nel ‘42 e si chiamava Viscia. Vedendo che ha pubblicato delle testimonianze da Millerovo, mi chiedo se ha il nome di un contatto lì cui potrei scrivere, anche in russo se necessario. Infine, se lo ritiene interessante e pertinente, potrebbe inserire nel blog dell’Armir questo mio breve contributo”. Sandro D’Odorico
Quel ragazzino di Millerovo
dicembre 28, 2011 di pinoscaccia
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Salve gentile Sandro,
io ho avuto uno zio , Panigutti Eugenio da Camino al Tagliamento, che ha fatto la campagna di Russia nell’ Autocentro.
Proprio perche’ avevano i mezzi sono riusciti e a salvarsi.
Mia cugina dovrebbe avere delle foto.
Cerchero’ di scoprire di quale reparto facesse parte.
a presto
Corradfo Liani
Che bello questo scambio diretto fra voi. Ci si sente tutti più ricchi.
“Caro Viscia, vieni qui!”
…che bello conoscere tutti questi “frammenti di vita”, che meravigliosamente uniscono i ricordi dei nostri cari, e di conseguenza uniscono tutti i nostri sentimenti e i nostri cuori che, seppur sconosciuti e privi di legami di sangue, si ritrovano intrecciati gli uni agli altri , accomunati in un unico percorso :
la strada che porta alla valorizzazione , al rispetto, e al ripristino della “memoria”, la strada che porta …”alla verità”…
su Onore ai Caduti ho messo due foto di mio fratello Bonfardeci Giovanni che lo rittraggono assieme a dei russi propio nella località di Millerovo,sono state fatte estate 1942,i dati di mio fratello sono;BONFARDECI GIOVANNI17°Reg.Art.Motorizzata 1° Gruppo 2° Batteria Corpo D’armata Div.Sforzesca Posta Militare 69.dato per disperso il 20/12/1942 durante un combattimento a
KamenKa.Se c’è qualcuno che può darmi notizie ne sarei felice.
Gentile Silvana nello stesso gruppo e batteria vi era il fratello di mio padre ( Vittorio Pilleri) che fu dato per disperso con la stessa posta militare e nello stesso giorno.
Da informazioni accurate presso l’ attuale 17^ reggimento mi pare di capire che il primo gruppo sia stato completamente sbaragliato.
Ogni notizia in più sara comunque utile.
Scusa Silvana ma dove le hai messe le foto? Avendo passato alcuni giorni a Millerovo mi piacerebbe vederle.
LA TROVI “AI CADUTI ITALIANI DELLA CAMPAGNA DI RUSSIA CSIR-ARMIR
Vabbè, non ho capito dove: cos’è un sito? Hai un link per caso?
si è un link
Bene e dimmi il link allora, per piacere.
Per Sandro D’Odorico.
Allora.Il Numero di Posta Militare 102 ,nel periodo che interessava tuo Papà era usato dalla INTENDENZA 8^ ARMATA e i Reparti che lo usavano erano DIPENDENTI in Organico e Disciplinariamente dalla INTENDENZA stessa e NON dalle Divisioni.Il 7° Autoraggruppamento di ARMATA ,dipendente dalla INTENDENZA 8^ARMATA, comprendeva il XXX° AutoGruppo PESANTE ,che comprendeva il 134°Autoreparto AMBULANZE suddiviso in 761^-762^-763^-764^ SEZIONI Autonome.Il Numero della Posta Militare 102 è rimasto in servizio dal 03/08/1942 fino al 07/01/1943 a VOROSCILOVGRAD.Poi si è spostato causa andamento Bellico verso KUPJANSK,MEREFA,GOMEL.Facci sapere se hai la Copia del Foglio Matricolare del Papà e la Croce al Merito di Guerra.Maurizio
Per Maurizio Comunello
Tutto torna con le note in mio possesso.In effetti mi e’ chiaro adesso che il papa’ era a capo della sezione autonoma ambulanze 763 del 134 Autoreparto,dipendente direttamente dall’Intendenza. Distaccato a Millerovo dal 1/8/ al 15/10/42, poi a Voroschilograd
fino al 22/1. Quindi in ritirata con il suo piccolo gruppo di macchine fino a Gomel, dove arrivò il 16/3. Carico delle macchine sul treno e partenza per l’Italia il 10/4.
Secondo la visione assolutamente di parte di mia madre, il papà era stato mandato in Russia pur essendo di complemento e sposato con una figlia perche’ i dirigenti dell’Udinese, squadra in cui giocava a calcio negli anni 40, scocciavano ogni fine settimana il suo comandante per avere i permessi per andare in trasferta con la squadra!
In realta’ dai suoi scritti, come per tutti i diversi ufficiali e sottufficiali che poi hanno poi scritto sulla loro esperienza (almeno quelli che ho letto io: Rigoni Stern, Corradi, Revelli, Bedeschi) si deduce che erano partiti per la Russia se non con entusiasmo almeno con eccitazione e curiosità. E nell’estate del 42 si pensava che tutto sarebbe finito in gloria e presto Mio padre nota spesso nel diario in Settembre “…attendiamo con ansia la notizia della conquista di Stalingrado…”.
Mi piacerebbe avere la copia del suo foglio matricolare, ricordami per favore dove posso trovare le instruzioni per ottenerlo. Non ricordo di aver mai visto una croce di guerra, ma non posso escludere al 100% che non l’abbia ottenuta dopo la guerra. Quello che ho trovato tra le sue carte è il distintivo dell’ARMIR (von le due sciabole incrociate). E’ una cosa diversa, vero?
Grazie ancora per le notizie. A questo punto sarebbe bello rintracciare il ragazzino di Millerovo con cui giocava nelle foto e parla nel diario. Dovrebbe avere sui 70 anni, un po tanti per l’aspettativa di vita da quelle parti.
Ti ho mandato una mail via privata.Guarda e richiedi il tutto al CEDOC competente che è nel tuo caso quello di UDINE.Come hai avuto modo di sperimentare esistono dei “misteriosi ed invisibili” fili che connetono il TUTTO.Importante è che tuo Papà abbia fatto ALLORA ,là in Russia ,un Gesto di Bontà Umana nei confronti di QUEL Bambino.E guarda te che “caso” ci hai raccontato questa Storia di un Bambino PROPRIO in questo Periodo dell’anno dove si ricorda un ALTRO Bambino !! Meditate.Un saluto a Te e Famiglia.Maurizio
Mio padre faceva parte del XXVI battaglione movimento stradale 8 Armata ho alcuni ricordi dei suoi racconti , sino al 1942 è stato nella scuola di cavalleria della Cecchignola Roma successivamente imbarcato nel 42 su una nave e trasferito a Savona da li trasferimento in Russia Millerovo , del fronte sul fiume Don mi raccontava che era gelato e pieno di cadaveri , durante la ritirata passarono almeno 6 volte negli stessi paesi , non riuscivano ad uscire dalla sacca in cui erano finiti e giravano in tondo , poi grazie ad uno sfondamento delle linee russe e anche ad un asinello che gli ha fatto compagnia nel tragitto di ritorno è riuscito a raggiungere la salvezza , mi raccontava che erano male equipaggiati , io nostri carri armati non reggevano gli spari dei fucili russi e venivano perforati, per cibo, nella ritirata, pelli di patate scaldate nell’acqua , Gomel , Millerovo , Stalino , Kantemirovska ,Voronez , Orel , Leopoli le località che più menzionava e nelle quali era transitato , la ritirata l’ha fatta a piedi , chi saliva sui camion passava dalla vita alla morte senza rendersene conto, molti sfiniti scavavano buche nella neve per ripararsi dalle bufere ma li rimanevano congelati ,era sua convinzione , avendo letto il libro Centomila gavette di ghiaccio, che Bedeschi la Russia manco l’aveva vista e affermava che era un libro all’acqua di rose , ho conservato uno spezzone di una cartolina postale indirizzata a mia madre , la data riportata è 8/6/1943 ed è stata spedita da Bolzano. Rientrato a Milano fu vittima di un rastrellamento e incarcerato nella caserma Lamarmora come disertore , poi fu rilasciato.
Allora Cesare.Puoi venire a vedere il sito http://www.unirr.it e raccontare anche lì qualcosa su tuo Papà.Se hai la Copia del suo Foglio Matricolare dovrebbe essere scritta la data del rientro in Italia nel 1943.Ci risentiamo.Maurizio
Mio nonno era nel 201° artiglieria…sapete dirmi qualcosa???le battaglie ecc.ecc
Per Marco.
Scrivo il poco che conosco sul Reparto.
Il Reparto di tuo Nonno cioè il 201° Reggimento Artiglieria Motorizzato era comandato dal Col.Enrico ALTAVILLA ed era formato dal I°-II°-III° Gruppo Cannoni da 75/32.Trattavasi di una moderna unità di Artiglieria i cui 36 pezzi potevano perforare anche le corazze dei Carri Armati Russi T-34.
Dipendevano gerarchicamente dalla Intendenza della 8^Armata ma furono impiegati in vari settori e frazionati anche per batterie singole.
All’inizio sostituirono la zona lasciata dal XXIX° C.d.A. Tedesco ma fu soprattutto impiegato nei Combattimenti di Agosto 1942 in zona Bobrowski-Simovski della Divisone Sforzesca e poi a Cebotarevski con la Divisione Celere poi dalla metà di Novembre 1942 alla Divisione Cosseria col III° Gruppo .Invece il I°Gruppo combattè a Dicembre 1942 a Monastirchina zona della Divisione Pasubio poi il 18 Dicembre 1942 una Sezione del III°Gruppo era alla difesa di Taly coi superstiti di Cosseria-Ravenna. Il Reparto risulta avere avuto 251 Morti o Dispersi ed è Decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare per i Combattimenti a Utkino-Scevtcenko-Serafimovic-Jagodnyi-Cebotarevski-Blinof-Samodurovka-Deresovka-Krasnogorovka-Belogorskoje.
Vieni a vedere anche il sito http://www.unirr.it
Puoi iscriverti a Unirr se vuoi.
Ci risentiamo .Ciao Marco.
Maurizio
Millerovo, Stalino, Kantemirovska, Voronez, città Russe dove si sono svolte le sanguinose battaglie. Pochi soldati Italiani si sono salvati, in quanto l’armata rossa li ha travolti inesorabilmente. Alla vigilia della di Natale mi raccontava mio padre, un aereo russo aveva lanciato dei volantini pregando le truppe d’occupazione di ritirarsi perché sarebbero stati travolti nella notte senza pietà.
Così poi è stato, il “salvo chi può” fu lanciato ormai è stato troppo tardi.
Poveri ragazzi!!!
Buongiorno,mio padre FRANCO ANGELO faceva parte del 29°autoreparto pesante mobilitato, il 4 giugno 1942 e arrivato in Russia ,da come leggo dal foglio matricolare,dai ricordi di quello che mi raccontava era stato ad Alessandria,poi Trento e da li e partito per la Russia mi pare di ricordare che il suo tenente fosse il figlio di Girardengo il campione di ciclismo,ricordo che diceva quando e partita la ritirata lui faceva servizio per la divisione Julia dal foglio matricolare mi pare di capire che fosse nella 7°compagnia usava un camion opel blitz ,se ci fosse qualcuno che mi può dare notizie del reparto e della compagnia gli sarei infinitamente grato Franco Giancarlo
Allora.
Vieni a vedere il sito http://www.unirr.it e trovi in Home page ,clicca in alto su Quadro di Battaglia e trovi il Reparto di Tuo Papà.
Angelo faceva parte del 7° Autoraggruppamento di Armata arrivato in Russia in estate del 1942 al seguito di Armir.
Il 30% dei mezzi di questo 7°Autoraggruppamento era fatto da camion Opel Blitz tedeschi.
Comprendeva il XVIII° Autogruppo Pesante che a sua volta comprendeva 4 Autoreparti Pesanti .Uno di questi 4 era proprio il 29° Autoreparto Pesante fatto dalle 263-264-265-266^ AutoSezioni Pesanti.
Dipendevano gerarchicamente dalla INTENDENZA 8^ ARMATA e non dalla Divisione Julia.
Altro non saprei dirti.
Ci risentiamo.
Maurizio
Non si parla mai dell’8° Autoraggruppamento , e del 243 Autogruppo Pesante di cui mio zio autiere Luigi Capanna, disperso per fatti d’arme zona Krinitsa- Radchenscoje il 19 dicembre 1942, sapete qualcosa, grazie.
Anche mio padre, Fernando Galli, classe 1921 di Cremona era a Millerowo come Sottotenente nella seconda metà del 1942, 1° Raggruppamento Genio d’Armata. Furono accerchiati dal 20 Dicembre, ma riuscirono ad uscire nel Gennaio del 43. Tedeschi e ufficiali superiori, compreso il comandante del battaglione si erano già dati. Bloccati dai carri Russi furono poi rilasciati e arrivarono a piedi a Kamensk e poi Woroschilograd. Dal 20 effettuarono una marcia di sganciamento con arrivo a Gomel. Nell’aprile del 43 erano a Tarashovka e quindi a Maggio furono rimpatriati. Ho tutto il diario e le carte topografiche al 50.000 che i tedeschi ci avevano fornito.
Caro Paolo, leggo ora il tuo commento. Sono stato questa estate a Millerovo dove era mio padre nell’estate-autunno del 42 (e tuo padre fino alla fine del 42) e sono molto interessato alle storie di altri soldati italiani che erano là.
Mi piacerebbe ricevere una copia delle carte topografiche di quella zona per rintracciare i posti nominati nel diario di mio padre. E magari anche leggere le pagine del diario di tuo padre relative al Gennaio 43, negli ultimi giorni prima del ritorno della’armata rossa nella città. Scrivimi per favore all’email sdodoric@eso.org
Per Paolo.
Vieni a vedere anche tu il sito http://www.unirr.it
Se possibile mandami le Copie delle Carte Topografiche via mail.
Sono impegnato però con Adunata Alpini di Treviso fino a Lunedì 15 Maggio 2017.
Mia mail è mcomunello@hotmail.it
Ci risentiamo.
Ciao Paolo.
Maurizio
il mio papà, Petrignani Eugenio di Bologna faceva parte dell’ autocentro, mi ricordava il freddo, Millerovo, Voroscilovgrad. Ho un paio di foto, una vicino ad un ponte in ferro distrutto, una su una moto Guzzi a, alle spalle, un Fiat 642
caro alessandro, in questi anni ho raccolto tutte le testimonianze scritte che ho potuto trovare sugli italiani a Millerovo nella seconda metà del 42. Se ti interessano e se hai anche tu qualcosa da passarmi, contattami a sandrododorico@gmail.com. Cari saluti, S.D.
manda le foto anche a me se vuoi sto scrivendo un quarto libro
Mio nonno, serg.magg.Carraglia Attilio( disperso),lavorava all’ufficio comando artiglieria del xxxv corpo d’armata.
Se il comando era a Millerovo…lui era li anche il 26 dicembre ’42,nel momento dell’accerchiamento.
Purtroppo,le ultime foto con il luogo sono di agosto’42 e sono state fatte a millerovo.le foto successive,davanti al comando artiglieria del xxxv,non hanno indicato il luogo.
Il Comando d’Armata si spostò nelle retrovie-circa 150km a Ovest di Millerovo, non ricordo adesso il nome della città, all’inizio di dicembre. Se il nonno con il comando artiglieria è rimasto a Millerovo fino all’accerchiamento è probabile che sia stato ucciso nei combattimenti che si sono protratti fino al 15 gennaio, quando una parte delle truppe tedesche con aggregati dei reparti italiani riuscì a sfuggire all’accerchiamento. Ho letto resoconti dei combattimenti a Millerovo da superstiti sia italiani che tedeschi. Se ha delle foto che mostrano degli edifici posso confrontarle con le diverse immagini di Millerovo durante la guerra in mio possesso.
Sandro D’Odorico
Allora Andrea.
Il Comando artiglieria del XXXV° C.d.A. in mese di Dicembre 1942 NON era a Millerovo (lì era rimasta la sede del Comando della Intendenza 8^Armata ) .
Si erano trasferiti vicino al Comando del XXXV° C.d.A. che era sotto il Comando di GEN. ZINGALES perché MESSE era già rientrato in Italia .
Il Comando della 8^ Armata (ARMIR) era a STAROBELSK.
Se ci fai vedeer in allegato qualche Foto magari riusciamo a indicare il paese dove era .Tieni conto che dopo attacco dei Russi di metà Dicembre 1942 proprio il Comandante della Artiglieria del XXXV° C.d.A. il GEN. PERROD venne ucciso la notte tra 20 e 21 dicembre 1942 a OLCHOVSKI mentre guidava un nucleo di artiglierie controcarro per cercare di rompere l’accerchiamento russo.Il 21 dicembre 1942 il Comando del XXXV° C.d.A.si trovava in zona tra DIOGTEVO e VERHNIJ GREKOVO .Prima di tale data il Comando del XXXV°C.d.A. era alle spalle del settore 298^Div.Tedesca ,Div. PASUBIO .
Tutto qui.
Ciao Andrea.
Maurizio .